Tumore al collo dell’utero: screening in farmacia utili per rilevare precocemente l’insorgenza di patologie

Le campagne di screening, effettuate attraverso la rete delle farmacie, permettono di rilevare tempestivamente l’insorgenza di eventuali patologie. Con questo obiettivo, le farmacie stanno intensificando l’attività di sensibilizzazione dei cittadini nell’ambito della medicina di genere, su patologie come, ad esempio, il rischio cardiovascolare al femminile e i tumori ginecologici. Su questi temi è intervenuta Clara Mottinelli, componente del Consiglio di presidenza Federfarma nazionale e presidente Federfarma di Brescia, nel corso del webinar “Il tumore al collo dell’utero: sensibilizzazione, prevenzione, cura”, organizzato dalla Fondazione Rava. La farmacia si evolve in “farmacia di relazione”, luogo in cui il farmacista svolge un importante ruolo di formatore e informatore, offrendo supporto ai pazienti sulla prevenzione, lo stile di vita e l’alimentazione.
 
Per le donne il tumore al collo dell’utero è una tra le principali cause di morte. La prevenzione e la conoscenza della neoplasia risultano, quindi, essenziali. Il ruolo dei farmacisti, in questo senso, è centrale. Il farmacista sa comunicare in maniera corretta e autorevole, ma al tempo stesso rassicurante. L’80% dei farmacisti, inoltre, è donna, per questo in farmacia le pazienti si sentono naturalmente accolte e libere di cercare risposte ai propri bisogni di salute. (www.federfarma.it)

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